ML DIARY S.506: 20 - 26 MAR 2016


Eccoci arrivati all'ultima week completa del mese numero tre del 2016. Ci ha molto colpiti leggere il numero cronologico di questa pagina che racchiude tutto l'impegno di quando lo stesso ammontava ad una semplice unità.
Ne abbiamo superate 500 ... ci sembra incredibile ma è quanto con la ns caparbietà siamo riusciti a fare.
Il tempo passa, velocemente. Stiamo chiudendo un cerchio che nel suo centro ci ha visti uscire dalla radio per salire sui palchi live anche molto importanti. In questi anni stiamo ritornando da dove eravamo partiti, a quella che è sempre stata e sempre sarà il ns amore: la Radio.

Quando iniziammo nel nostro semplice e piccolo studio di registrazione realizzavamo trasmissioni che poi venivano trasmesse dalla cassetta o 'tape' che dir si voglia. Oggi si chiama 'podcast' che, come il nastro, può essere ascoltato in qualsiasi momento della giornata. Con il vantaggio che non esiste il pericolo che venga 'mangiato' dai meccanismi della piastra o di un walkman.

In tanti ci hanno seguito, amato, criticato. E in questo 'secondo tempo' (per citare Max Pezzali) abbiamo già da tempo attivato l'imbuto che ci ha permesso di scegliere non la quantità ma la qualità.

Simpatico ricordare il copia/incolla dei commenti che una volta ricevevamo per la nostra attività radiofonica. Negli ultimi anni si sono spostati a quella che ci porta in mezzo a Voi. In persona.
La nostra scelta di rimanere sempre piccoli ed umili, ci ha dato la possibilità di apprezzarli uno ad uno: di guardarVi negli occhi e ringraziarVi, uno per uno. Ed è quello che volevamo.

Ed allora avanti così. Con tutta la voglia del mondo che anche this week ci permetterà di raccontarVi le cose più importanti che accadono nel mondo discografico internazionale (e che spesso proviamo anche ad anticipare) a partire dalle 5 charts principali, che analizzeremo sia in vetta che nel loro interno, per poi trasformarci, come ogni Giovedì in quella che è la ML 2.0 da ascoltare, come dicevamo all'inizio, whenever you want ... wherever you are.


Stefano Barsotti