Le scale.

Ieri sera, tornando dalla trasmissione, come sempre mi sono ritrovato per alcuni secondi sulle scale. Quelle che mi permettono di raggiungere casa. Cosa normale, direte voi. Giustamente.
Ma chissà per quale motivo, ieri sera non è stato così.
In effetti, se ci pensate, è proprio il caso di dire che proprio loro ne hanno viste "di tutti i colori".
E proprio questo film è partito automaticamente dentro la mia testa facendomi rivivere una grande emozione; quella del 1 giorno del mese di Agosto, quando, dopo un mese di vacanza al mare con i miei genitori, riaprivo il portone a piano terra per poi "volare" fino a raggiungere il mio piano: con una voglia incredibile di rientrare, di riprendere possesso delle proprie cose, giochi, collezioni e qualsiasi altra cosa ci stesse aspettando dopo 30 giorni di assenza.
Ma anche sono state le stesse scale che chissà quante volte le ho salite per mano alla mia ragazza: o per lo meno per la mano a quella che in quel momento diceva di amarmi più di qualsiasi altra cosa o persona.
Potessero parlare, chissà cosa direbbero! Si dice sempre così, no?
Eppure se ne stanno lì, in silenzio. Guardando ed ascoltando ogni cosa io faccia o dica. Senza mai interferire: lasciandomi la massima libertà possibile.
Su quelle scale sono passate centinaia, migliaia di pesone; anche quelle che venivano a registrare "Invito alla Speranza" una trasmissione andata in onda per anni a Radio Lucca che dalla metà dello scorso decennio circa, ormai non esiste più. E per questo le hanno salite dottori, studenti, amici, commercianti: persone più o meno simpatiche, più o meno belle... ma cosa cambia?
Nel loro silenzio, le scale, mi hanno permesso di immagazzinare centinaia e centinaia di emozioni, ricordi, alcuni dei quali sono riuscito oggi a scolpire sulla roccia di internet magari provocando la stessa reazione anche dentro di voi. Chissà!
Have a nice weekend!
STEVEBi