SUMMER FESTIVAL 2014: Stevie... quello delle meraviglie 8/2014


Lo avevamo scritto molte volte. E soprattutto ascoltato direttamente dalla voce del Dir. Artistico del Summer Festival Mimmo D'Alessandro.

In fondo il suo 'cognome d'arte', 'Wonder', puo' essere tradotto come 'meraviglia', 'poema', 'miracoloso' (impossibile non sfruttare questa occasione per giocarci sopra dopo un evento così).

Ma anche come interrogativo: in effetti il patron del 'Summer' se lo chiedeva ogni anno. E in questa edizione è riuscito fare qualcosa di, musicalmente parlando, 'miracoloso'.

Portare proprio a Lucca questa 'meraviglia' che con la sua musica, come abbiamo scritto nel precedente articolo, "ha fatto sognare, ballare e innamorare tante generazioni".

A metà pomeriggio siamo riusciti ad intercettare Mimmo D'Alessandro, produttore artistico del LuccaSummerFestival, con il quale abbiamo immortalato questa data storica sia per 'Summer' che per il suo cuore.



Sopra l'intervista nella quale conferma anche il numero di presenti davvero impressionante anche per 'la velocità con la quale i biglietti sono stati venduti' come da lui sottolineato.

Come sottofondo all'intervista, alcuni ragazzi presenti che, per ingannare l'attesa, hanno intonato una delle tante hits del cantante statunitense.

Un'attesa che, come vedrete nelle foto sotto, è iniziata anche davanti alle transenne immediatamente non appena sono state posizionate nelle tre strade scelte come entrate.
2014 SUMMER FESTIVAL Stevie Wonder 20 07

Quasi tutti i brani da noi ricordati (e trasmessi) sono stati presentati all'interno di una setlist davvero da brivido iniziata con 'How Sweet It Is (To Be Loved by You)' cover di Marvin Gaye.

Non sono mancate 'Ebony and Ivory'  (portata al successo nel 1982 in duet con Paul Mc Cartney), 'Part-Time Lover',  'Overjoyed', 'I Just Called to Say I Love You'.

A sorpresa anche un accenno a 'Volare', 'Michelle' e a 'Tequila' (adattando il brano al nome della città) così come per alcuni minuti, la colonna sonora di una coppia di sposi fatta salire sul palco.

Non dimenticheremo. Così come il suo “No war, no terrorism, no more, no more, no more” ripetuto all'infinito ed in coro da un pubblico che subito, immediatamente dal primo brano in scaletta, è stato chiamato a partecipare attivamente al concerto fino a ricevere i complimenti dal grande Stevie.

Tutto questo è stato possibile naturalmente grazie anche a chi lo ha accompagnato sul palco a partire da  Aisha Morris, Keith John, Judith Hill e Lanesha Baca alla voce, passando da Nathan Watts al basso, e da Stanley Randolph alla batteria, per arrivare a Munyungo Jackson e Fausto Cuevas alle percussioni, e concludere con Yohei Nakamura alla chitarra, Roman Johnson alle tastiere,Dwight Adams alla tromba e, infine, Ryan Kilgore al sax.

Stefano Barsotti