Di solito non le scriviamo perchè crediamo, essendo attuali, che ci restino in mente per sempre: e magari a volte e per qualche cosa succede proprio così. Invece, per altre, avviene che il tempo ce le porti via, ed allora perchè non sfruttare la comodità di un pc per scriverle in un pomeriggio di piena estate?!
La prima cosa che mi viene in mente è che dopo questa edizione ho una crisi d'identità: naturalmente sto scherzando giocando sulla serie di nomi che mi hanno affibbiato i giornali: Massimo e Samuele oltre che, naturalmente quello giusto.
La cosa più bella, tornando seri, è la stessa dello scorso anno: l'affiatamento ed il clima di tranquillità che si respirava ovunque.
Anche tra i concorrenti in gara: parlo dei complimenti arrivati anche dai parenti degli esclusi: di quello che leggiamo in questi giorni sempre da chi non ha avuto il piacere di accedere alla finale; sportività e, mi ripeto, tranquillità.
Tanto quanto poi si prefigge di raggiungere il progetto della Regione Toscana che ha voluto che il nostro evento musicale ne facesse parte: "Voglio una vita spericolata" (?) era la domanda da porsi.
Quelle che ho appena scritto sono state alcune risposte.
Al riguardo mi è arrivato anche un complimento "a voce", "a quattrocchi": me lo ha fatto un componente della giuria quando mi ha detto che era rimasto piacevolmente colpito dal ritmo tranquillo con cui avevo presentato, e che quindi avevo fatto assumere alle serate.
Il concetto di tranquillità che quindi si ripete.
In fondo non poteva che essere così: l'ho capito prima di conoscere personalmente chi aveva inventato tutto questo: adesso che ho conosciuto Lucia, Massimo e Giampiero, non posso far altro che felicitarmi di aver avuto una giusta sensazione.
Un secondo anno che mi ha permesso anche di conoscere meglio tutti ed apprezzare la tipica accoglienza che da queste parti è normale: lunghe chiacchierate, inviti a casa per farmi vedere questo e quello, a bere qualcosina al bar e così via...
Riascoltando la registrazione dell'intera serata mi sono meravigliato di come siamo stati tutti insieme in grado di far scivolare via queste tre serate piene zeppe di appuntamenti e contenuti senza interruzioni o grossi problemi.
Un intreccio che si è completato armoniosamente regalando a tutti i presenti quello che è stato il "Fornaci in...canto 2010".
A questo punto, come detto sul palco alla fine di questa seconda edizione, non c'è 2 senza 3 (il seguito lo diremo l'anno prossimo).
Grazie a tutti. Di cuore.
Stefano BarsottiShare