Ne sento l'esigenza ed allora, dato che ho l'opportunità per soddisfarla, lo faccio.
Ci sono momenti nella vita in cui ti tornano in mente delle canzoni, molto probabilmente i loro refrain o ritornelli, come si diceva una volta.
Spesso sono quelle che hanno fatto da colonna sonora a momenti importanti della tua vita; altrettanto spesso però poi passano così, velocemente, come il tempo.
Un modo per fermarlo c'è ed è questo. "Immortalare sulla roccia di internet" tanto quanto vogliamo far diventare eterno? mmm... no, vogliamo condividere con chi magari non c'era semplicemente perchè non era ancora nato.
Oggi è successo ed ogni volta che accadrà Vi prometto che mi troverete qui, in questa rubrica che parlerà di una canzone, di un album, di un momento..."indimenticabile".
Naturalmente, come sempre in Musicland, potrete farlo anche Voi, inviandoci la recensione a musicland@email.it.
La song a cui ho pensato, poi fischiettato, cantato e riascoltato è questa:
Lui si chiama Christopher Cross: omonimo l'album che la contiene che fù quello di esordio di questo cantautore statunitense. Uscito nel 1980, non a caso l'anno dopo si aggiudicò il Grammy Award (l'Oscar della musica) come miglior album dell'anno.
Ricordo che quell'anno ero in gita con la Parrocchia in quel di San Marino: non c'erano ancora PC ed MP3 ed allora ci arrangiavamo non solo con il vinile ma anche con le "cassette" o "musicassette" se preferite. E a San Marino costavano di meno. Quindi felice e contento di esserci ne acquistai alcune tra cui questa ed un album degli America altrettanto bello.
Oggi però voglio soffermarmi un attimo su questo 33 giri che davvero contiene una canzone più bella dell'altra: inizia con la ritmata "Say You'll Be Mine" per poi immediatamente rendersi dolce ed accativante nella stupenda "I Really Don't Know Anymore". A seguire "Spinning": poi la citata e qui presente "Never Be the Same". Le dolcezze dedicate alla "Poor Shirley" precedono la famosa "Ride Like The Wind". I riflettori si accendono poi su "The Light Is On" seguita dal 45gg probabilmente di maggior successo estratto da questo album "Sailing". Il disco, infine, termina con l'elegante "Minstrel Gigolo".
STEVEBi
Ci sono momenti nella vita in cui ti tornano in mente delle canzoni, molto probabilmente i loro refrain o ritornelli, come si diceva una volta.
Spesso sono quelle che hanno fatto da colonna sonora a momenti importanti della tua vita; altrettanto spesso però poi passano così, velocemente, come il tempo.
Un modo per fermarlo c'è ed è questo. "Immortalare sulla roccia di internet" tanto quanto vogliamo far diventare eterno? mmm... no, vogliamo condividere con chi magari non c'era semplicemente perchè non era ancora nato.
Oggi è successo ed ogni volta che accadrà Vi prometto che mi troverete qui, in questa rubrica che parlerà di una canzone, di un album, di un momento..."indimenticabile".
Naturalmente, come sempre in Musicland, potrete farlo anche Voi, inviandoci la recensione a musicland@email.it.
La song a cui ho pensato, poi fischiettato, cantato e riascoltato è questa:
Lui si chiama Christopher Cross: omonimo l'album che la contiene che fù quello di esordio di questo cantautore statunitense. Uscito nel 1980, non a caso l'anno dopo si aggiudicò il Grammy Award (l'Oscar della musica) come miglior album dell'anno.
Ricordo che quell'anno ero in gita con la Parrocchia in quel di San Marino: non c'erano ancora PC ed MP3 ed allora ci arrangiavamo non solo con il vinile ma anche con le "cassette" o "musicassette" se preferite. E a San Marino costavano di meno. Quindi felice e contento di esserci ne acquistai alcune tra cui questa ed un album degli America altrettanto bello.
Oggi però voglio soffermarmi un attimo su questo 33 giri che davvero contiene una canzone più bella dell'altra: inizia con la ritmata "Say You'll Be Mine" per poi immediatamente rendersi dolce ed accativante nella stupenda "I Really Don't Know Anymore". A seguire "Spinning": poi la citata e qui presente "Never Be the Same". Le dolcezze dedicate alla "Poor Shirley" precedono la famosa "Ride Like The Wind". I riflettori si accendono poi su "The Light Is On" seguita dal 45gg probabilmente di maggior successo estratto da questo album "Sailing". Il disco, infine, termina con l'elegante "Minstrel Gigolo".
STEVEBi