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Un Battiato sereno, contento, soddisfatto delle 6.500 persone davanti a lui, dopo il "Benvenuti!" seguito da una tirata d'orecchie ai "ritardatari!", ha dato il via ad uno spettacolo nello spettacolo reso possibile grazie anche alla presenza di Carlo Guaitoli, non solo pianista ma anche direttore sia della Filarmonica Arturo Toscanini che della Band composta da Angelo Privitera (alle tastiere e alla programmazione) , Davide Ferrario (alla chitarra), Lorenzo Poli (al basso) e Giordano Colombo (alla batteria).
Questi ultimi sono stati chiamati dal cantautore per un terzo bis con il quale ha fatto davvero diventare la piazza una discoteca a cielo aperto con altri tre brani tra cui "Centro di gravità permanente" (1981).
I brani proposti, invece, durante la serata sono stati sia quelli "di nicchia", come da lui definiti e preferiti, che quelli "facilissimi" aggiungiamo noi, proprio perché ormai hanno fatto da colonna sonora alla nostra vita rimanendo così per sempre indelebili nella nostra mente e quindi facili da cantare.
"Povera patria", la canzone "sorella maggiore", così come lui la chiama, "Inneres Auge", l' "Animale" (primo brano inserito extra dall'artista) e "E ti vengo a cercare" sono stati i brani da lui (da loro) scelti e concessi per il secondo bis che, come già accennato sopra, ha preceduto il terzo ed ultimo realizzato senza l'Orchestra ma solo con la Band.
Tra poco, sotto, le interviste al Direttore Artistico Mimmo D'Alessandro e a Silvia Boschero (RaiRadioDue).
STEVEBi