Il tempo corre veloce. Ma ogni volta ritornano i pensieri e i ricordi. Non solo nella mente di chi ha avuto la fortuna di starti vicino ma anche di chi ti ha semplicemente ascoltato. Allora, caro "Arma" (nella foto a fianco) a me non resta altro che ricordarti come sempre...così,
anche con la tua bella voce presa alla fine di uno dei tuoi tanti
servizi che terminano sempre così: "Armando pellegrini che ha condotto in studio, Vi ringrazia per l'attenzione".
Quest'anno abbiamo voluto aspettare qualche giorno in più prima di pubblicare ancora una volta quello che fù il nostro pensiero, perchè abbiamo chiesto di ricordarlo a chi sa scrivere meglio di noi, cioè a Massimo Raffanti, Direttore di GabbianoNews.Tv (nella foto sotto).
"Armando l'ho conosciuto nel periodo in cui ho collaboravo a Radio 2000: siamo diventati amici, per quella sua "seriosa simpatia" che, da subito, sapeva entrarti nelle vene...
Era contagioso d'umanità !
Registravamo assieme "Grandangolo", una trasmissione che andava in onda settimanalmente, nella quale dopo un breve redazionale, aprivo in studio, assieme a nuovi ospiti, la discussione della settimana.
Trattavamo di cultura, costume ed attualità e, tante volte, mi ha "diretto in regìa"; talvolta nelle tribune elettorali che, in stretta par condicio, mi trovavo a condurre.
Lui se ne stava al di là del vetro, in regia e, quando lanciava la sigla del nostro contenitore radiofonico, udibile un po' in tutta la Toscana, la sua voce emergeva prepotentemente sopra ogni cosa: uno stile ed un timbro di lettura inenarrabili.
Armando era, a mio avviso, la"voce più voce" di Lucca: rappresentava un modo di leggere e di porgerti le notizie che denotava stile, impeccabili pause, ammiccamenti ed ironie ben percepibili o accenti di vario genere che solo, le sue corde vocali, potevano interpretare nel ruolo di "fine dicitore".
Non si arrabbiava mai quando facevo un papera e, al di là del vetro e con strani gesti, m'indicava con un immancabile sorriso cameratesco, i tempi e le pause di pubblicità incombenti.
Elegante, quasi sempre in giacca e cravatta ma, anche "casual", l'Armando, oltre ad essere una delle più belle voci di speaker mai udite, era anche un timidone; uno che - ricordo - in fondo in fondo - se giustamente sollecitato- poteva anche aprire "il sacco" della sua proverbiale riservatezza sulle cose della vita.
Non diceva mai no a nessuno ed amava scherzare il Pellegrini, con le sue salite e discese vocali impeccabili, nell'osservanza di silenzi che, sempre, dovevano porre l'accento su qualcosa: testimoni perenni di uno speakeraggio mai, personalmente udito, nemmeno quando collaboravo in Rai.
Un bravo ragazzo, puntualissimo negli appuntamenti e responsabile, dai capelli sempre ordinati ed un soprabito invernale che, d'inverno, lo faceva un po' lord...
Quando se n'è andato eravamo in tanti in chiesa, tutti increduli per aver perso "la voce più voce di tutti".
In questo anniversario, sollecitato da Stefano Barsotti, mi ha fatto piacere ricordare questa bellissima ed umile persona, la cui voce ancora conservo (ed ogni tanto ascolto) nelle "cassette da lui registrate che, a fine strasmissione, con estrema gentilezza sapeva porgermi quale omaggio settimanale.
Armando, ti ricordiamo sempre per la tua calda umanità e per l'amore col quale svolgevi la tua professione di giornalista."
Massimo Raffanti
direttore@gabbianonews.tv
A seguire il nostro messaggio, letto in diretta all'interno della Musicland di giovedì 24 gennaio 2008 (abbiamo estratto l'audio relativo che potete ascoltare cliccando sopra) che durò veramente pochi minuti; quelli necessari a leggerlo.
Tantissime, forse troppe sono state le parole, i pensieri che mi sono passati per la mente in queste ore. Alla fine poi. ti rendi conto che quello che conta è la preghiera. Ma trovandomi qui, nella tua radio, davanti al tuo microfono dal quale per tantissimi anni ci hai raccontato tutto quello che accadeva nella nostra, nella tua città e provincia, sicuramente non è facile, non è semplice, ma voglio farlo prima di tutto per amicizia e stima nei tuoi confronti.
Gentilezza, correttezza, disponibilità, professionalità sono le prime cose che mi vengono in mente nel ricordare Armando Pellegrini.
In segno di rispetto, affetto nei suoi confronti e dei suoi cari, credo sia inutile dire che non me la sentirei stasera di essere come sempre, allegro e spensierato.
Voglio concludere con una frase che è stata lasciata sul mio blog e che credo in poche parole, riesca a sintetizzare quello che è sempre stato anche il mio pensiero: Un giovane con la voce da grande... uomo e professionista.
Ciao Armando."
Quest'anno abbiamo voluto aspettare qualche giorno in più prima di pubblicare ancora una volta quello che fù il nostro pensiero, perchè abbiamo chiesto di ricordarlo a chi sa scrivere meglio di noi, cioè a Massimo Raffanti, Direttore di GabbianoNews.Tv (nella foto sotto).
"Armando l'ho conosciuto nel periodo in cui ho collaboravo a Radio 2000: siamo diventati amici, per quella sua "seriosa simpatia" che, da subito, sapeva entrarti nelle vene...
Era contagioso d'umanità !
Registravamo assieme "Grandangolo", una trasmissione che andava in onda settimanalmente, nella quale dopo un breve redazionale, aprivo in studio, assieme a nuovi ospiti, la discussione della settimana.
Trattavamo di cultura, costume ed attualità e, tante volte, mi ha "diretto in regìa"; talvolta nelle tribune elettorali che, in stretta par condicio, mi trovavo a condurre.
Lui se ne stava al di là del vetro, in regia e, quando lanciava la sigla del nostro contenitore radiofonico, udibile un po' in tutta la Toscana, la sua voce emergeva prepotentemente sopra ogni cosa: uno stile ed un timbro di lettura inenarrabili.
Armando era, a mio avviso, la"voce più voce" di Lucca: rappresentava un modo di leggere e di porgerti le notizie che denotava stile, impeccabili pause, ammiccamenti ed ironie ben percepibili o accenti di vario genere che solo, le sue corde vocali, potevano interpretare nel ruolo di "fine dicitore".
Non si arrabbiava mai quando facevo un papera e, al di là del vetro e con strani gesti, m'indicava con un immancabile sorriso cameratesco, i tempi e le pause di pubblicità incombenti.
Elegante, quasi sempre in giacca e cravatta ma, anche "casual", l'Armando, oltre ad essere una delle più belle voci di speaker mai udite, era anche un timidone; uno che - ricordo - in fondo in fondo - se giustamente sollecitato- poteva anche aprire "il sacco" della sua proverbiale riservatezza sulle cose della vita.
Non diceva mai no a nessuno ed amava scherzare il Pellegrini, con le sue salite e discese vocali impeccabili, nell'osservanza di silenzi che, sempre, dovevano porre l'accento su qualcosa: testimoni perenni di uno speakeraggio mai, personalmente udito, nemmeno quando collaboravo in Rai.
Un bravo ragazzo, puntualissimo negli appuntamenti e responsabile, dai capelli sempre ordinati ed un soprabito invernale che, d'inverno, lo faceva un po' lord...
Quando se n'è andato eravamo in tanti in chiesa, tutti increduli per aver perso "la voce più voce di tutti".
In questo anniversario, sollecitato da Stefano Barsotti, mi ha fatto piacere ricordare questa bellissima ed umile persona, la cui voce ancora conservo (ed ogni tanto ascolto) nelle "cassette da lui registrate che, a fine strasmissione, con estrema gentilezza sapeva porgermi quale omaggio settimanale.
Armando, ti ricordiamo sempre per la tua calda umanità e per l'amore col quale svolgevi la tua professione di giornalista."
Massimo Raffanti
direttore@gabbianonews.tv
"La Musicland questa sera non andrà in onda.
Ieri ci ha lasciato una delle voci più belle, non solo della nostra radio.Tantissime, forse troppe sono state le parole, i pensieri che mi sono passati per la mente in queste ore. Alla fine poi. ti rendi conto che quello che conta è la preghiera. Ma trovandomi qui, nella tua radio, davanti al tuo microfono dal quale per tantissimi anni ci hai raccontato tutto quello che accadeva nella nostra, nella tua città e provincia, sicuramente non è facile, non è semplice, ma voglio farlo prima di tutto per amicizia e stima nei tuoi confronti.
Gentilezza, correttezza, disponibilità, professionalità sono le prime cose che mi vengono in mente nel ricordare Armando Pellegrini.
In segno di rispetto, affetto nei suoi confronti e dei suoi cari, credo sia inutile dire che non me la sentirei stasera di essere come sempre, allegro e spensierato.
Voglio concludere con una frase che è stata lasciata sul mio blog e che credo in poche parole, riesca a sintetizzare quello che è sempre stato anche il mio pensiero: Un giovane con la voce da grande... uomo e professionista.
Ciao Armando."