EUROFESTIVAL 2013: stasera seconda semifinale in diretta sulla rete di San Marino.
Le previews del nostro inviato e il pomeriggio di Mengoni.
Ecco cosa avevamo scritto all'interno dell'articolo relativo alle nostre consuete preview questa volta dedicate all'Eurofestival: 'Riepilogando, secondo noi si contenderanno la vittoria finale la Norvegia, l'Italia, l'Inghilterra, la Danimarca, l'Azerbaijan e la Russia. In 'panchina' mettiamo la Svezia, l'Irlanda e Malta.'
... e, considerando che la Danimarca, la Russia e l'Irlanda si sono qualificate alla finale lo scorso martedì e che Italia, l'Inghilterra e Svezia Vi partecipano di diritto, non resta altro che attendere l'esito di questa seconda parte che così definirà al 100% le nazioni che si sfideranno per vincere l'edizione 2013 dell'Eurofestival.
La Musicland tiferà quindi stasera per Azerbaijan, Norvegia e Malta: e il nostro inviato speciale Claudio? cosa ne pensa? Quali sono le sue preferite?
Ci risponde nell'articolo che segue dopo aver descritto un pomeriggio passato vicino al nostro campione Marco Mengoni (nella seconda foto sotto). Mr. Casini, a te la linea e buon lavoro!
da Malmo (Svezia) il nostro inviato Claudio Casini (nella foto a fianco con la cantante francese Amandine Bourgeois).
Ieri è stato il giorno delle prove ufficiali dei 'Big Five', ovvero dei cinque rappresentanti dei paesi che passano direttamente in finale (Spagna, Italia, Francia, Germania e Regno Unito), in quanto fondatori dell'associazione delle reti televisive europee (EBU).
Nel pomeriggio, si sono svolte le prove ufficiali dei cantanti, seguite dalle interviste. Una raggiante sessantenne Bonnie Tyler ha avuto un'ovazione dal pubblico presente formato soprattutto dalla stampa internazionale; di grande effetto la piattaforma circolare che, al termine dell'esibizione, la solleva dal palcoscenico.
Davanti ai giornalisti, con la sua voce inconfondibile, ha più volte detto di essere felice di partecipare all'Eurovision Song Contest e si è commossa quando ricorda la mamma che l'ha sempre affiancata nella sua attività di cantante.
E' stata poi la volta del nostro Marco Mengoni (nella foto sotto). Le sue tre prove della canzone “L'essenziale”, leggermente accorciata, sono convincenti. In sala stampa ha mostrato all'inizio un po' di incertezza nel rispondere alle domande in in lingua inglese che gli venivano poste dalla conduttrice televisiva svedese. Successivamente si è sciolto e le sue risposte sono state accompagnate anche da applausi, soprattutto quando ha ribadito che l'assenza dell'Italia dalla competizione per tredici anni ha comportato la quasi totale estraneità all'evento da parte dei giovani contrariamente a quanto avviene nel resto dell'Europa. In queste ore lo abbiamo avvicinato spesso per fargli capire che, oltre alla delegazione della RAI, lo sta sostenendo in questa esperienza anche un folto gruppo di connazionali.
Così, siamo stati accanto a lui quando ha incontrato la cantante ucraina per un'intervista a due e nel tardo pomeriggio lo abbiamo seguito al Villaggio dell'Eurovision. dove, insieme agli altri cantanti Big, si è presentato al pubblico di Malmo, allestito in una delle piazze più grandi della città, proponendo, oltre al brano in gara, anche “Pronto a correre” in inglese.
Stasera l'Arena accoglierà i diciassette cantanti della seconda semifinale. Entrare nella rosa dei dieci promossi è un compito difficile rispetto al primo turno perché sulla carta molte sono le canzoni che meritano il passaggio: tra queste Crisalide della Repubblica di San Marino, paese che per la prima volta ha le carte in regola per accedere alla finale.
Ecco, seguendo la scaletta della serata, i brani in gara con un giudizio personale.
Lettonia. PeR, Here We Go. Non è un brano che può riscontrare il favore del pubblico ma ha avuto comunque un discreto successo nazionale. 5
San Marino. Valentina Monetta, Crisalide. La piccola repubblica si presenta all'evento per la quarta volta, ben due rappresentata da Valentina. Lo scorso anno la canzone risultò modesta e per questo non passò in finale; quest'anno il pezzo è una travolgente ballata firmata dal musicista Ralph Siegel con il testo del massese Mauro Balestri. Il simbolo dell'Eurovision 2013 è la farfalla che è il soggetto della canzone: speriamo che porti fortuna a Valentina (nella foto sotto)! 8
R. Macedonia. Esma e Lozano, Pred da se razdeni. “Esma è una delle più note cantanti di musica gitana ma qui è forse poco valorizzata: il brano è piatto e non fa presa”: questo era il mio giudizio prima di ascoltare il brano dal vivo durante le prove. La voce straordinaria di Esma, che veste abiti sempre molto appariscenti, è qui ben calata nel sound etnico della canzone. 7
Azerbaijan. Farid Mammadov, Hold me. Modesta la selezione azera che ha visto “trionfare” questo giovane cantante che interpreta una delle canzoni meno interessanti del festival. 5 Finlandia. Krista Siegfrids, Marry me. La vincitrice del “The Voice” finnico canta in svedese una canzone insignificante, dal ritmo vagamente pop e senza convincimento. “Sposami” canta la bella finlandese, certo non per la canzone che è decisamente la peggiore di questa edizione.2
Malta. Gianluca Bezzina, Tomorrow. Nome italianissimo per il rappresentante maltese. La sua attività inizia nel coro della chiesa e continua tuttora malgrado la sua professione di medico. Simpatico il brano, ma incide poco. 6
Bulgaria. Elitsa Teodorova e Stoyan Yankulov, Samo Shampioni. Come nel 2007, quando i due si presentarono sul palco di Helsinki con giganteschi tamburi, anche quest'anno il brano ne ricalca il sound, ma è meno convincente. Non raggiungeranno il quinto posto ottenuto sei anni fa.5
Islanda. Eybor Ingi Gunnlaugsson, Eg à Lif. Il “vikingo” islandese porta in gara una delle canzoni più travolgenti del 2013. A lui il merito di non non aver tradotto in inglese il brano che viene presentato in lingua originale, il cui titolo tradotto sta per “Questa è la mia vita”. L' Islanda, il paese di Bjork e dei Of Monsters and Men, che lo scorso anno hanno ottenuto un successo mondiale, meriterebbe un adeguato riconoscimento internazionale. 9
Grecia. Koza Mostra e Agathonas Lakovidis, Alcohol is free. Rebetiko greco e ska giamaicano animano questo brano molto ritmato ma il travolgimento è contenuto. 6 Israele. Moran Mazor, Rak Bishvilo. La melodia è quella partenopea; la cantante, che nel video ufficiale appare fasciata con un abito-guaina improponibile, ha una bellissima voce che valorizza il brano interpretato con grande passione. Il brano ascoltato dal vivo è ancora più convincente. 6 ½
Armenia. Dorians, Lonely Planet. No, non ci siamo: pur apprezzando un certo ritorno agli anni '70, il brano non “parte”. 4
Ungheria. ByeAlex, Kedvesem. Il cantautore ungherese propone un brano delicato, quasi una favola in musica che può forse intravedere la finale. 6 ½
Norvegia. Margaret Berger, I feed you my love. La bionda scandinava ha vinto l'ultima edizione nazionale di “Pop Idol” e punta in alto anche a Malmö: infatti il suo brano è tra i candidati alla vittoria. 7
Albania. Adrian Luigjuraj e Bleder Sejko, Identitet. C'è chi ha parlato di outsider nell'edizione di quest'anno; questo giudizio non ci trova d'accordo: il rock non è improvvisato ma non trasporta. 5
Georgia. Sopho Gelovani e Nodi Tatishvill, Waterfall. E' una canzone che può piacere, anzi amare, o disprezzare, per la perfetta sincronia interpretativa del duo melodico di quest'anno. E' vero che è sulla scia del brano che due anni fa fece vincere il duo azero; tuttavia la qualità canora dei due cantanti georgiani è superiore. L'autore è lo svedese che lo scorso anno ha trionfato con Loreen a Baku. La canzone la diamo tra le prime dieci classificate. 8
Svizzera. Takasa, You and my. Questo gruppo nasce come “Heilsarmée”, ovvero Esercito della Salvezza; ma a Malmö hanno dovuto mutare il nome per motivi politici e ideologici e così hanno scelto di chiamarsi “Tasaka” che sta per: “The Artist Known As Salvation Army”. Il loro pop rock è un inno della loro associazione umanitaria di matrice cristiano evangelica. Simpatico il video ufficiale: in sette, con gli strumenti musicali, entrano in una 500 per dirigersi a Malmö! 7
Romania. Cézar, It's my life. C'è molta Italia nella formazione di questo controtenore rumeno che ha studiato a Milano e ha vissuto a Lodi. Andrea Bocelli canterà con lui in un concerto a Bucarest a giugno. Ma, al di là di tutto ciò, il brano è di bassa qualità. Peccato! 4
Sarà possibile seguire la seconda semifinale qui http://www.smtvsanmarino.sm/tv/web-tv
Malmő, 14 maggio 2013 - Claudio Casini
Le previews del nostro inviato e il pomeriggio di Mengoni.
Ecco cosa avevamo scritto all'interno dell'articolo relativo alle nostre consuete preview questa volta dedicate all'Eurofestival: 'Riepilogando, secondo noi si contenderanno la vittoria finale la Norvegia, l'Italia, l'Inghilterra, la Danimarca, l'Azerbaijan e la Russia. In 'panchina' mettiamo la Svezia, l'Irlanda e Malta.'
... e, considerando che la Danimarca, la Russia e l'Irlanda si sono qualificate alla finale lo scorso martedì e che Italia, l'Inghilterra e Svezia Vi partecipano di diritto, non resta altro che attendere l'esito di questa seconda parte che così definirà al 100% le nazioni che si sfideranno per vincere l'edizione 2013 dell'Eurofestival.
La Musicland tiferà quindi stasera per Azerbaijan, Norvegia e Malta: e il nostro inviato speciale Claudio? cosa ne pensa? Quali sono le sue preferite?
Ci risponde nell'articolo che segue dopo aver descritto un pomeriggio passato vicino al nostro campione Marco Mengoni (nella seconda foto sotto). Mr. Casini, a te la linea e buon lavoro!
da Malmo (Svezia) il nostro inviato Claudio Casini (nella foto a fianco con la cantante francese Amandine Bourgeois).
Ieri è stato il giorno delle prove ufficiali dei 'Big Five', ovvero dei cinque rappresentanti dei paesi che passano direttamente in finale (Spagna, Italia, Francia, Germania e Regno Unito), in quanto fondatori dell'associazione delle reti televisive europee (EBU).
Nel pomeriggio, si sono svolte le prove ufficiali dei cantanti, seguite dalle interviste. Una raggiante sessantenne Bonnie Tyler ha avuto un'ovazione dal pubblico presente formato soprattutto dalla stampa internazionale; di grande effetto la piattaforma circolare che, al termine dell'esibizione, la solleva dal palcoscenico.
Davanti ai giornalisti, con la sua voce inconfondibile, ha più volte detto di essere felice di partecipare all'Eurovision Song Contest e si è commossa quando ricorda la mamma che l'ha sempre affiancata nella sua attività di cantante.
E' stata poi la volta del nostro Marco Mengoni (nella foto sotto). Le sue tre prove della canzone “L'essenziale”, leggermente accorciata, sono convincenti. In sala stampa ha mostrato all'inizio un po' di incertezza nel rispondere alle domande in in lingua inglese che gli venivano poste dalla conduttrice televisiva svedese. Successivamente si è sciolto e le sue risposte sono state accompagnate anche da applausi, soprattutto quando ha ribadito che l'assenza dell'Italia dalla competizione per tredici anni ha comportato la quasi totale estraneità all'evento da parte dei giovani contrariamente a quanto avviene nel resto dell'Europa. In queste ore lo abbiamo avvicinato spesso per fargli capire che, oltre alla delegazione della RAI, lo sta sostenendo in questa esperienza anche un folto gruppo di connazionali.
Così, siamo stati accanto a lui quando ha incontrato la cantante ucraina per un'intervista a due e nel tardo pomeriggio lo abbiamo seguito al Villaggio dell'Eurovision. dove, insieme agli altri cantanti Big, si è presentato al pubblico di Malmo, allestito in una delle piazze più grandi della città, proponendo, oltre al brano in gara, anche “Pronto a correre” in inglese.
Stasera l'Arena accoglierà i diciassette cantanti della seconda semifinale. Entrare nella rosa dei dieci promossi è un compito difficile rispetto al primo turno perché sulla carta molte sono le canzoni che meritano il passaggio: tra queste Crisalide della Repubblica di San Marino, paese che per la prima volta ha le carte in regola per accedere alla finale.
Ecco, seguendo la scaletta della serata, i brani in gara con un giudizio personale.
Lettonia. PeR, Here We Go. Non è un brano che può riscontrare il favore del pubblico ma ha avuto comunque un discreto successo nazionale. 5
San Marino. Valentina Monetta, Crisalide. La piccola repubblica si presenta all'evento per la quarta volta, ben due rappresentata da Valentina. Lo scorso anno la canzone risultò modesta e per questo non passò in finale; quest'anno il pezzo è una travolgente ballata firmata dal musicista Ralph Siegel con il testo del massese Mauro Balestri. Il simbolo dell'Eurovision 2013 è la farfalla che è il soggetto della canzone: speriamo che porti fortuna a Valentina (nella foto sotto)! 8
R. Macedonia. Esma e Lozano, Pred da se razdeni. “Esma è una delle più note cantanti di musica gitana ma qui è forse poco valorizzata: il brano è piatto e non fa presa”: questo era il mio giudizio prima di ascoltare il brano dal vivo durante le prove. La voce straordinaria di Esma, che veste abiti sempre molto appariscenti, è qui ben calata nel sound etnico della canzone. 7
Azerbaijan. Farid Mammadov, Hold me. Modesta la selezione azera che ha visto “trionfare” questo giovane cantante che interpreta una delle canzoni meno interessanti del festival. 5 Finlandia. Krista Siegfrids, Marry me. La vincitrice del “The Voice” finnico canta in svedese una canzone insignificante, dal ritmo vagamente pop e senza convincimento. “Sposami” canta la bella finlandese, certo non per la canzone che è decisamente la peggiore di questa edizione.2
Malta. Gianluca Bezzina, Tomorrow. Nome italianissimo per il rappresentante maltese. La sua attività inizia nel coro della chiesa e continua tuttora malgrado la sua professione di medico. Simpatico il brano, ma incide poco. 6
Bulgaria. Elitsa Teodorova e Stoyan Yankulov, Samo Shampioni. Come nel 2007, quando i due si presentarono sul palco di Helsinki con giganteschi tamburi, anche quest'anno il brano ne ricalca il sound, ma è meno convincente. Non raggiungeranno il quinto posto ottenuto sei anni fa.5
Islanda. Eybor Ingi Gunnlaugsson, Eg à Lif. Il “vikingo” islandese porta in gara una delle canzoni più travolgenti del 2013. A lui il merito di non non aver tradotto in inglese il brano che viene presentato in lingua originale, il cui titolo tradotto sta per “Questa è la mia vita”. L' Islanda, il paese di Bjork e dei Of Monsters and Men, che lo scorso anno hanno ottenuto un successo mondiale, meriterebbe un adeguato riconoscimento internazionale. 9
Grecia. Koza Mostra e Agathonas Lakovidis, Alcohol is free. Rebetiko greco e ska giamaicano animano questo brano molto ritmato ma il travolgimento è contenuto. 6 Israele. Moran Mazor, Rak Bishvilo. La melodia è quella partenopea; la cantante, che nel video ufficiale appare fasciata con un abito-guaina improponibile, ha una bellissima voce che valorizza il brano interpretato con grande passione. Il brano ascoltato dal vivo è ancora più convincente. 6 ½
Armenia. Dorians, Lonely Planet. No, non ci siamo: pur apprezzando un certo ritorno agli anni '70, il brano non “parte”. 4
Ungheria. ByeAlex, Kedvesem. Il cantautore ungherese propone un brano delicato, quasi una favola in musica che può forse intravedere la finale. 6 ½
Norvegia. Margaret Berger, I feed you my love. La bionda scandinava ha vinto l'ultima edizione nazionale di “Pop Idol” e punta in alto anche a Malmö: infatti il suo brano è tra i candidati alla vittoria. 7
Albania. Adrian Luigjuraj e Bleder Sejko, Identitet. C'è chi ha parlato di outsider nell'edizione di quest'anno; questo giudizio non ci trova d'accordo: il rock non è improvvisato ma non trasporta. 5
Georgia. Sopho Gelovani e Nodi Tatishvill, Waterfall. E' una canzone che può piacere, anzi amare, o disprezzare, per la perfetta sincronia interpretativa del duo melodico di quest'anno. E' vero che è sulla scia del brano che due anni fa fece vincere il duo azero; tuttavia la qualità canora dei due cantanti georgiani è superiore. L'autore è lo svedese che lo scorso anno ha trionfato con Loreen a Baku. La canzone la diamo tra le prime dieci classificate. 8
Svizzera. Takasa, You and my. Questo gruppo nasce come “Heilsarmée”, ovvero Esercito della Salvezza; ma a Malmö hanno dovuto mutare il nome per motivi politici e ideologici e così hanno scelto di chiamarsi “Tasaka” che sta per: “The Artist Known As Salvation Army”. Il loro pop rock è un inno della loro associazione umanitaria di matrice cristiano evangelica. Simpatico il video ufficiale: in sette, con gli strumenti musicali, entrano in una 500 per dirigersi a Malmö! 7
Romania. Cézar, It's my life. C'è molta Italia nella formazione di questo controtenore rumeno che ha studiato a Milano e ha vissuto a Lodi. Andrea Bocelli canterà con lui in un concerto a Bucarest a giugno. Ma, al di là di tutto ciò, il brano è di bassa qualità. Peccato! 4
Sarà possibile seguire la seconda semifinale qui http://www.smtvsanmarino.sm/tv/web-tv
Malmő, 14 maggio 2013 - Claudio Casini