EUROFESTIVAL 2013: stasera, su RAI 5, ore 21, al via la prima semifinale dell'Eurovision Song Contest.

In Italia si può votare via SMS al numero 4770772, aggiungendo il codice del cantante; oppure attraverso la nuovissima applicazione per Smartphone e Tablet.

“GOOD EVENING, EUROPE!”

E' questa la fatidica frase che dà ufficialmente il via alla gara canora europea. Quest'anno toccherà a Petra Mede, attrice comica molto famosa in Svezia. Un palcoscenico non eccessivamente grande, ma che spazia con effetti tridimensionali e con dei sali-e-scendi a forma di prismi, accoglierà stasera i cantanti di sedici nazioni che, a fine serata, resteranno in dieci per la finale, dopo il lavoro delle giurie. In ogni paese si è svolta nei mesi passati la selezione dei cantanti senza vincoli di nazionalità e con modalità diverse (scelta interna o attraverso un festival apposito).

Tra le regole della gara è stato stabilito che la canzone non deve durare più di 3 minuti e può essere di qualsiasi genere e cantata in qualunque lingua.

Dal 2008, per l'alto numero di paesi iscritti al concorso, il regolamento prevede due semifinali a cui vi accedono tutti ad eccezione dei Big (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia dal 2011), fondatori dell'EBU, (la rete europea delle televisioni nazionali) e del paese ospitante, che passano direttamente in finale.
Dopo il sorteggio per stabilire l'assegnazione dei paesi nelle due semifinali, per l'ordine di esibizione di quest'anno la decisione è stata presa dai produttori i quali, per dare maggior ritmo all'evento, hanno creato una scaletta per evitare la sequenza di canzoni simili. Il sistema di votazione, attraverso il televoto e giurie apposite, prevede che ogni paese assegni un certo numero di punti alle 10 canzoni preferite: da 1 a 7 punti rispettivamente dalla decima alla quarta, 8 punti alla terza, 10 alla seconda e 12 alla prima, da cui la famosa frase "douze points" o “ twelve points” pronunciata dal cronista di turno in collegamento durante le operazioni di voto. Scontato che ogni paese non può votare per la propria canzone.

Anche quest’anno alla guida del commento delle serate dell’Eurovision Song Contest 2013 ci saranno le voci di Rai Radio 2. In particolare, Federica Gentile, già commentatrice lo scorso anno, guiderà la prima semifinale che si terrà su Rai 5, mentre il duo di Caterpillar AM costituito da Filippo Solibello e Marco Ardemagni, ci condurranno con le loro voci nel corso della finale del 18 Maggio su Rai2.

Ma ecco una breve presentazione dei cantanti e delle sedici canzoni che si esibiranno questa sera, accompagnate da un mio voto. Qui, invece troverete le 'Previews' firmate Musicland.

Austria, Natàlia Kelly, Shine. Dopo anni di modeste performance, l'Austria gioca una buona carta con questa cantante di origine americana, vincitrice nel 2011 del The Voice nazionale. Bella la voce e buone speranze di passare il turno. 7

Estonia, Birgit Oigemeel, Et Uus Saaks Alguse. Dopo aver partecipato nel 2008 e nel 2012 alle selezioni nazionali per rappresentare l'Estonia all'Eurovision Song Contest, ottenendo confortanti piazzamenti, quest'anno la venticinquenne Birgit ce l'ha fatta. Spazia dal rock-elettronic, al gospel fino a repertori di musica classica. In patria è anche un'affermata attrice teatrale. Si presenta sul palcoscenico di Malmö in dolce attesa. 6 ½

Slovenia, Hannah Mancini, Straight into love. Americana di Los Angeles, Hannah ha delle lontane origini italiane. Negli Stati Uniti ha lavorato in diverse colonne sonore per la “Disney Films”; inoltre è stata corista di Luis Miguel. Il brano che presenta ha un forte carattere pop. 6 ½

Croazia, Klapa s Mora, Mizerja. Il gruppo è composto dai maggiori musicisti croati di Klapa, uno stile di musica vocale tipico della Dalmazia che, nel 2012, è stato considerato dall’UNESCO “patrimonio intangibile dell’umanità”. I sei giovani cantanti, provenienti da cinque gruppi diversi specializzati nel Klapa, si esibiscono in un brano che tradotto sta per “tristezza”: si tratta, in effetti, di un canto lento molto melodico, forse poco “eurofestivaliero”. E' stata una scelta molto azzardata ma non è escluso il passaggio in finale: glielo auguriamo. 7

Danimarca, Emmelle de Forest, Only Teardrops. La diciannovenne biondina danese, che vanta origini nobiliari che risalgono alla regina Vittoria d'Inghilterra, ha iniziato con l'attività di cantante con rivisitazioni in chiave folk-blues di alcuni successi internazionali. Malgrado qualche accusa di plagio, la canzone che presenta a Malmo è tra le favorite alla vittoria finale. 7

Russia, Dina Garipova, What if. Dopo la esilarante performance delle “nonnine” che lo scorso anno ottennero un inatteso secondo posto, in questa edizione la Russia è rappresentata da una giovante studentessa di giornalismo con la passione della musica che le hanno consentito di ottenere riconoscimenti e una discreta notorietà nazionale. Dolce e soave la sua voce; un'interpretazione della canzone senz'altro convincente. 8

Ucraina, Zlata Ognevich, Gravity. Molti i consensi in Ucraina e nelle vicine repubbliche ex-sovietiche per questa giovane ragazza che attualmente abita a Kiev. Lo scorso anno vinse la selezione nazionale per la partecipazione all'ESC ma a Baku venne inviata un'altra cantante. La canzone, alquanto modesta, è invece tra quelle che passeranno il turno senza problemi. 5

Olanda, Anouk, Birds. Nata a L'Aia nel 1975, figlia di un cantante blues, ebbe nel 1997 un successo internazionale con la canzone Nobody’s wife. Vincitrice di due MTV Europe Music Awards, è considerata tra le più importanti cantanti olandesi. La sua musica si è sempre caratterizzata per le influenze di tipo pop, rock, ma anche soul, funky e hip. hop. Il brano Birds, scritto da lei insieme a Tore Johansson e Martin Gjerstal, è invece di una toccante e elegante soavità che sfiora il lirismo. Ottima la sua interpretazione. 10

Montenegro, Who See? Feat. Nina Zizic. Igranka. Un montenegrino, Adrian Lulgjuraj, e un albanese, Bledar Sejko, compongono il duo musicale: il primo è un avvocato ma tiene concerti in tutta l'area balcanica; il secondo, che ha vissuto anche in Italia, ha partecipato all'ESC del 2011 suonando la chitarra che accompagnava la connazionale Aurela Gace. Il brano che presentano è poco rappresentativo, con poche speranze andare in finale. Discutibile la scelta degli abiti da astronauti per i due cantanti. 4

Lituania, Andrius Pojavis, Something. Dopo aver fatto parte di più band e dopo una laurea di storia, si trasferisce a Dublino, in Irlanda, dove comincia a scrivere da solista. Nel 2012, invece, registra il suo album di debutto a Milano, ai Massive Arts Studio: i legami con la città italiana figurano anche nella “cartolina” che introduce il suo brano prima dell'esibizione. La canzone che presenta all'ESC ha avuto un notevole riscontro in patria ma pensiamo che la qualificazione sia a rischio. 6

Bielorussia, Alyona Lanskaya, Solayoh. Atleta e cantante, Alyona aveva vinto anche lo scorso anno la selezione nazionale per l'ESC ma le voci di voti truccati la convinsero a rinunciare al concorso europeo. Quest'anno ha avuto la “consolazione” di vincere: ci sono molte attese su di lei dalla delegazione nazionale ma il brano scelto ricalca canzoni già passate sul palco dell'Eurovision. 4

Moldova, Aliona Moon, O mie. Dai ritmi etnici trasmessi dalla madre, è passata con il tempo a far parte di gruppi pop. Lo scorso anno ha partecipato come corista di Pasha Parfeni, lo stessa che quest'anno le ha scritto la canzone per Malmö. E' tra le più deboli interpretazioni di questa edizione. 5

Irlanda, Ryan Dolan, Only Love Survives. L'attività di Dolan è stata soprattutto quella di supporter; quest'anno è stato scelto per rappresentare l'Irlanda con una bella canzone che oscura la doppia presenta degli sciagurati fratelli Jedward che si sono presentati nel 2011 nel 2012 e di cui lo stesso Dolan ha fatto da supporter. 7

Cipro, Despina Olympiou, An me Thimase. Per la sua canzone sono scontati i voti della Grecia, dove Despina lavora fin dal 1992, ma anche dalla Spagna potrebbero giungere buoni voti, visto che il brano è stato tradotto in spagnolo col titolo Si me recuerdas, ottenendo un discreto successo. 6

Belgio, Roberto Bellarosa, Love Kills. Nato nel 1994 in Vallonia da genitori di origini italiane, non ha voluto dedicarsi al calcio come i fratelli ma al canto Il suo primo album, Ma voie, ha ottenuto confortanti indici di gradimento. Il brano presentato è stato scelto dal pubblico: decisamente poco interessante ma alla prova generale ha convinto di più. 5

Serbia, Moje 3, Ljubav je svuda. Sara, una delle tre ragazze che formano il gruppo ha vissuto a Roma. La performance è divertente ma nel complesso ci sembra che il brano sia poco incisivo sul piano musicale e, salvo qualche punto ottenuto dai paesi limitrofi, non crediamo al passaggio in finale. 5

Malmő, 14 maggio 2013 - Claudio Casini