Dal nostro inviato Claudio Casini
Dopo 48 anni l'Austria vince l'Eurovision Song Contest
CONCHITA WURST TRIONFA A COPENHAGEN
Secondi i Paesi Bassi, seguiti dalla Svezia. Emma, un ventunesimo posto
“Ma ho proprio vinto io?” chiede Conchita incredula al capo della delegazione austriaca durante la conferenza stampa. “Jaaa!”.
Commossa e sorridente trattiene il trofeo di cristallo che mostra orgogliosa ai giornalisti e ai fotografi.
Per lei è senz'altro un momento importante della sua vita: la vittoria è il riconoscimento di una scelta che Conchita ha fatto su se stessa, rinascendo come una fenice, come recita il titolo della canzone.
Con 290 voti ha distanziato i due cantanti olandesi, secondi con 238 voti e l'altra favorita, la svedese Sanna Nielsen. Aram P3, dell'Armenia, è quarto, seguito dal bravissimo cantante ungherese Andràs Kallay Saunders. Ucraina e Russia si trovano al sesto e al settimo posto: in particolare, l'esibizione delle due gemelle russe e i voti alti che sono stati a loro assegnati hanno ricevuto dal pubblico dell'Arena fischi e disapprovazioni per le note questioni politiche e, soprattutto, per la minacce di abbandonare la gara per la presenza di Conchita Wurst. La Top 10 si chiude con il norvegese Carl Espen, che forse meritava qualcosa in più, la spagnola Ruth Lorenzo e il danese Basim.
Non è andata bene a Emma, solo ventunesima: i voti sono giunti da Malta (12), dall'Albania (10), dalla Macedonia (6), dalla Svizzera (2), dal Montenegro (2) e dalla Francia (1). Valentina Moneta ha chiuso invece al ventiquattresimo posto.
Ultima la Francia.
Dunque, il prossimo anno l'ESC si trasferisce in Austria, quasi sicuramente a Vienna, e siamo sicuri che l'ORF, l'ente televisivo di stato, riuscirà a organizzare una manifestazione all'altezza della 60.ma edizione.
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