Dalla prossima week entra a far parte della Terra della Musica una nuova rubrica dal titolo 'L'Angolo di Emanuele Bavieri' (nel Dipinto sotto di Anna Maria Meucci, 1998. Tecnica: Acrilico su tela) che una volta al mese si occuperà di ... chiediamolo direttamente a lui.
Ciao Emanuele: parlaci prima di tutto di questi 'angoli' che i lettori di GabbianoNews troveranno dalla prossima settimana all'interno della Musicland...
Emanuele: "Ho voluto ritagliarmi uno spazio personalissimo nel quale cercherò di mettere a fuoco alcune particolarità che spesso sembrano taciute sulla musica. Oggi molto più spesso l’ascoltiamo senza darne alcun giudizio, è come se tutto ciò che circonda il mondo dell’arte fosse ritenuto un territorio nel quale è possibile dire tutto e fare ciò che si vuole senza alcuna conseguenza soprattutto sull’umore delle persone. È come se l’arte non influisse più sulla nostra vita, sul nostro modo di porci con gli altri e sulla consapevolezza che noi abbiamo di noi stessi. Abbiamo questo atteggiamento irenista che ritengo sia grave e che porti l’arte e la musica ad uno sfaldamento che induce la bellezza a svanire. Ora dobbiamo capire alla luce di quali occhi e, per la musica, al suono di quale orecchio, viene recepita e giudicata l’arte e la musica. Personalmente ritengo che chi fa musica dovrebbe fare più attenzione ai messaggi che propone e talvolta impone, sia quelli testuali che quelli musicali. Il problema sta nel fatto che chi ascolta non è sempre preparato e non sempre è a conoscenza dei motivi reali e dei messaggi che veramente stanno nascosti dietro ad un brano. Vorrei poter mettere in guardia - quando è il caso – l’ascoltatore, da una certa tipologia di musica e non vuol dire che sia vietata, è però comunque giusto per lo meno sapere che... ma lo scoprirete presto..."
Ma facciamo un passo indietro per conoscerti meglio: chi è Emanuele Bavieri?
E.:"Sono un cantautore, ma nasco come cantante e chitarrista rockabilly, blues e jazz. Certo oggi preferisco sperimentare pur facendo musica d’autore, mi sposto più verso il genere minimalista, ma a tratti in alcuni brani dell’ultimo album ‘Cantami o Musa’ che è uscito per le Edizioni Videoradio nel 2011 si trovano anche altri stili. C’è del rock progressive, del folk melodico sinfonico e anche un po’ di psychedelia. Ecco, vedi, sai cosa ho pensato? Che dopo tutto questo mio fare musica, ad un certo punto, che era bello poter dare un mio contributo, proponendo anche delle critiche musicali..."
Come possiamo definirti, allora, critico musicale?
E.:"Ecco... diciamo che proverò ad esserlo, cercherò a scrivere in quel modo.
C'è un genere musicale che preferisci e, all'interno di questo, quali sono i singers che ti piacciono di più?
E.:"Più in passato che oggi, ho ascoltato molti compositori di musica e anche molti cantanti e soprattutto quella che viene definita come musica classica. In questi ultimi anni mi accade molto spesso di sentire due o tre brani di un determinato gruppo o musicista per capire più o meno l’ossatura del loro background musicale e anche di avere un’idea base di ciò che faranno nella loro carriera artistica."
I ns lettori potranno interagire con te? In che modo?
E.:"Bé... a dire il vero Stefano penso che queste recensioni... queste critiche, saranno apprezzate o contestate, sia da chi ascolta musica che da molti che la conoscono un pochino più approfonditamente e quindi se vorranno potranno comunque esprimere un proprio giudizio a piè di pagina, è giusto che anche il lettore dica un suo pensiero. Comunque questo meccanismo permetterà ai lettori di poter interagire con me e anche tra di loro."
Per concludere, un invito ai lettori della Musicland a venirti a trovare nell'angolo a te riservato?
E.:"Certo! Un saluto a tutti i lettori della Musicland! E vi aspetto nel mio angolo musicale perché insieme ne scopriremo delle belle!"
Stefano Barsotti