Era scontato il passaggio alla finale di Svezia, Norvegia e Azerbaijan: sicuro di sé, Mans Zermelow ha interpretato la sua canzone da vero professionista senza una sbavatura, supportato da una grafica tecnologica di alta qualità; la coppia norvegese, in abito bianco su cui risaltava la cascata di capelli rossi di Debrah Scarlett, ha emozionato il pubblico per la raffinatezza del pezzo, ipotecando così un piazzamento finale di riguardo; la bravura di Elnur Heseynov - a cui va il nostro gradimento - non poteva non essere premiata.
E' piaciuto il ritmo musicale del brano sloveno, che troviamo molto radiofonico; sono piaciuti i baci che la coppia lituana si sono scambiati durante l'esibizione; piace anche la canzone della polacca Monika Kuszynska, un inno alla “rinascita” dopo le avversità della vita che l'hanno costretta a non utilizzare più le gambe dopo un grave incidente.
La voce della minuta cantante lettone, di origini africane, in un ampio abito rosso, ha senz'altro impressionato pubblico e giurie tecniche: non era senz'altro tra le favorite per la qualificazione e invece ce l'ha fatta.
Eurovision Song Contest 2015 |
Così anche il giovane cipriota John Karayiannis con la sua canzone dal ritmo lento ma piacevole.
Sorprende il passaggio del Montenegro: malgrado i pronostici che non lo davano tra i favoriti, Knez ha centrato l'obiettivo grazie ad uno straordinario brano che evoca la musica balcanica. Ma è stato l'ingresso di Nadav Guedj che ha fatto scatenare il pubblico sia del parterre che sulle tribune: il suo “Golden Boy” è stato salutato da migliaia di bandiere, molte delle quali bianche e azzurre con la stella di David. Ai piedi indossava un paio di scarpe dorate con ali che sicuramente saranno da ora in poi il suo portafortuna.
Le scarpe, invece, la giovane islandese Maria Olafsdottir non le ha proprio messe: sul palocoscenico, infatti, si è presentata scalza, quasi un omaggio alla famosa cantante inglese Sandie Shaw che nel 1967, proprio a Vienna, vinse l'Eurovision Song Contest con la canzone “Puppet on a String” (in Italia conosciuta come “La danza delle note”). Maria non si è qualificata; così anche la ceca Marta Jandova, che le scarpe le ha invece lanciate al compagno Vaciav Noid Barta (lo prevedeva la performance!).
Non sono passate anche Malta (Amber ha una bella voce ma la canzone era poco coinvolgente), Portogallo (Leonor Andrade è stata comunque molto brava), Irlanda, Svizzera e San Marino: Michele Perniola, Anita Simoncini e la delegazione della piccola repubblica, stasera supportata anche da Valentina Monetta che ha rappresentato i colori di San Marino nelle ultime tre edizioni del contest, un po' ci sperava alla qualificazione per la finale.
Durante la serata c'è stata anche una breve comparsa del Volo, accolti con entusiasmo. Li sentiremo finalmente sabato ma in tarda serata: dopo l'estrazione, infatti, si esibiranno per ultimi.
Vienna 21 maggio 2015
Claudio Casini