Eurovision Song Contest 2015: parte la gara. Stasera 1a semifinale.


Dopo il red carpet di domenica pomeriggio, dove hanno sfilato le quaranta delegazioni nazionali che partecipano alla kermesse canora di questo anno, la piazza del Municipio di Vienna si è trasformata nell'Eurovillage, una via formata dagli stand promozionali di alcuni Paesi – per l'Italia quello della Regione Abruzzo – alternati a punti di ristoro e di musica del folklore austriaco.

Davanti al Rathaus (v. album fotografico sotto), il palazzo comunale, è stato allestito un palcoscenico ispirato al padiglione della Secessione, edificato alla fine dell'Ottocento sul viale circolare (il “Ring”) che segna la divisione tra il centro storico e l'espansione urbanistica del XX secolo: sotto la finta cupola dorata, un gigantesco schermo trasmette continuamente immagini delle varie edizioni dell'Eurovision Song Contest.

Nel frattempo continuano prove, conferenze stampa e party: lunedì sera, all'Euroclub, si è svolta la festa per il rappresentante israeliano che da sempre è tra quelle più partecipate: qui si sono incontrati per un caloroso saluto “per un bocca al lupo” i ragazzi del Volo e il cantante svedese Mans Zelmerlow, i due favoriti per la vittoria finale (v. foto nell'album sotto).

E “un bocca al lupo” lo auguriamo alle sedici canzoni che martedì sera saranno sottoposte alla prima selezione per il passaggio alla finale di sabato.
Le presentiamo in ordine di esibizione (in Italia, ricordiamo, che la serata sarà trasmessa in differita mercoledì 19 maggio, alle ore 22.40, su RAI 4).
Eurovision Song Contest 2015

MOLDAVIA - Eduard Romanyuta. Negli ultimi anni, una delle nazioni protagoniste dell'ESC è stata l'Ucraina; ma quest'anno, per i noti problemi politici ed economici, non sarà presente a Vienna. Tuttavia a rappresentare la Moldavia ci sarà il ventitreenne ucraino Eduard Romanyuta, dai capelli lunghi e biondi, con il brano I want your love, che ha vinto grazie al televoto. Cantante pop, dance e soul, Eduard, ha partecipato alla selezione del suo Paese del 2011 e del 2012 e in passato ha partecipato a numerosi concorsi in Europa vincendoli.

ARMENIA – Genealogy. Una delle canzoni “memoria” dell'Eurovision Song Contest di questo anno è presentata da un gruppo armeno appositamente formato per l'evento musicale. Nel video-clip della canzone Don't Deny, titolo cambiato in “Face the shadow”, passano le immagini di una numerosa famiglia del primo Novecento, i cui membri diminuiscono un po' alla volta a significare il genocidio compiuto dai Turchi contro gli Armeni nel 1915-16. La cantante Inga Arshakyan, che con la sorella Anush partecipò all'ESC 2009 ottenendo il nono posto, è accompagnata da artisti internazionali provenienti da tutti i continenti per far sì che quel tragico evento non possa mai essere cancellato dalla memoria di ogni cittadino del mondo: con Inga ci saranno infatti il franco-russo Essai Altounian, la statunitense Tamar Kaprelian, l'etiope Vahe Tilbian, l'australiana Mary-Jean O'Doherty e Stephanie Topalian, residente in Giappone. Merita il passaggio in finale.

BELGIO – Loic Nottet. Uscito da “The Voice of Belge”, Loic Nottet (1996) porta a Vienna un brano senza dubbio azzardato per il pubblico dell'ESC, poiché non è nelle corde degli appassionati della manifestazione canora. Ma il pubblico ci riserva spesso delle sorprese e per questo motivo Ritmo interiore - questo è il titolo della canzone tradotto - potrebbe essere una canzone outsider; peccato, però, le troppe affinità con Royals di Lorde.

OLANDA – Trijntje Oosterhuis. Dopo il secondo posto a Copenaghen e la straordinaria Anouk a Malmo, l'Olanda si affidaquest'anno a Trijntje Oosterhuis, ritenuta una grande artista nazionale e fondatrice nel 1990 del gruppo “Total Touch” insieme al fratello Tjeerd che, malgrado il successo di pubblico, nel 2001 si è sciolto e Trijtje ha intrapreso l'attività di cantante solista. Il brano Walk along che presenta porta la firma di Anouk, di cui è anche produttrice.

FINLANDIA – Pertti Kurikan Nimipaivat. Il gruppo finlandese, nato a Helsinki nel 2009, è composto da Pertti Kurikka (chitarra), Sami Helle (basso), Toni Valitalo (batteria) e Kari Aalto (cantante), tutti affetti dalla Sindrome di Down. La loro partecipazione all'ESC 2015 è stata oggetto di discussioni sui social network fin dalla vittoria alla selezione nazionale avvenuta il 28 febbraio. Il loro è un rock durissimo che si traduce in una forma di protesta contro l'indifferenza verso chi è portatore di handicap: “aina num pitaa”, ovvero “devo sempre” è il titolo del pezzo, presentato in lingua finnica, che denuncia il mancato rispetto dei diritti civili e sociali per chi è colpito dalla sindrome. Le loro performance musicali, che si sono svolte con successo anche all'estero, costituiscono parte di un documentario (“La Sindrome di Punk”) che nel 2012 ha ottenuto importanti riconoscimenti.

GRECIA ­– Maria Elena Kyriakou. Un palmares pressochè inesistente per la cantante greco-cipriota che rappresenterà la Grecia a Vienna: infatti la sua carriera si può dire appena iniziata con la partecipazione a The Voice Greece e all'ESC. Una bella voce che ricorda quella di Celine Dion che Maria Elena, in un'intervista, ha dichiarato di voler incontrare.

ESTONIA  –  Elina Borg e Stig Rasta. Nell'anno dei duetti, l'Estonia presenta la coppia formata da una cantante uscita da Pop Idol e un musicista-produttore: sono Elina Born e Stig Rasta, entrambi già ex-finalisti della selezione estone in più edizioni. Sono alla loro prima esibizione insieme ma i due artisti hanno avuto modo di conoscersi in passate collaborazioni: Stig, infatti, è l'autore del testo che Elina presentò nel 2013 al concorso nazionale per aggiudicarsi la qualificazione all'ESC di Malmo. Goodbye to yesterday (Addio a ieri) è il titolo della canzone a due voci sulla fine di un amore dopo una notte trascorsa insieme e al mattino, senza svegliarla, lui decide di andarsene per ridare la libertà all'amata. E' quasi scontato il passaggio in finale.

FYR MACEDONIA – Daniel Kamaikoski. Vincitore di “X Factor Adria” nel 2013 e del Festival di Skopje 2014, che gli ha consentito di andare a Vienna a rappresentare il suo Paese, il trentaduenne Daniel Kamaikoski ha con la capitale austriaca uno stretto legame: a 7 anni vi giunse con la famiglia e, dopo essere tornato per un lungo tempo in Macedonia, vi si è stabilito per lavoro senza tuttavia tralasciare la musica. La sua canzone, composta dallo svedese Joacim Persson e presentata in lingua inglese (Autumn leaves), è accompagnata da un toccante video animato con una giovane coppia di innamorati che ricordano i noti fidanzatini di Peynet: a realizzare i disegni è la mano di Daniel.





SERBIA – Bojana Stamenov. Dopo un anno di assenza dall'ESC, la Serbia entra di nuovo in gara con una cantante uscita dalle ultime edizioni dei talent nazionali. La voce di Bojana Stamenov ha grande potenza: nel suo Paese la paragonano addirittura ad Aretha Franklin per lo stile soul, jazz e funk, unito anche all'electropop. Il brano che ha vinto la selezione nazionale, in lingua serba ma a Vienna ci sarà la versione in inglese, è stato composto da Vladimir Graic che con Molitva, interpretata da Marija Serifovic, vinse l'ESC nel 2007; il testo, invece, porta la firma di Leontina Vukomanovic, autrice di Lane Moje che nel 2004 sfiorò la vittoria a Istanbul con la suggestiva permonce di Zelico Joksimov.

UNGHERIA – Boggie. Nel 2010, la cantante Boglárka Csemer e il tastierista Áron Sebestyén hanno dato origine al gruppo Boggie composta anche dai musicisti Tamás Szabó (batteria), Mihály Simko-Várnagy (basso e violoncello elettrico) e Izsak Farkas (viola elettrica). Due album all'attivo: il primo album è del 2013, il secondo dello scorso anno; il video del singolo Nouveau Parfum ha avuto milioni di visualizzazioni. Forte di questi successi, hanno tenuto concerti in Europa e a New York. Il tema del brano, che ha vinto la selezione magiara per Vienna, è un chiaro monito all'inutilità delle guerre (Wars for Nothing): “Tu sai che la nostra terra è un disastro?”, sono le parole che ricorrono più volte nel testo.

BIELORUSSIA  – Uzari/Maimuna. La sabbia del tempo scorre dentro ad una grande clessidra di vetro: è l'immagine del video con cui Jurij Navrotskij, in arte Uzari, accompagnato da Maimuna, ha staccato il biglietto per Vienna con la canzone Time. Il televoto, tuttavia, non li aveva premiati come invece ha fatto la giuria tecnica, ritendendo il brano alla portata del palcoscenico eurovisivo. Cantante, compositore e produttore lui; violinista lei: un duo per una canzone che passa da una melodia un po' malinconica e un ritmo dance.

RUSSIA – Polina Gagarina. Punta in alto la Russia con una delle voci più popolari dell'est europeo: Polina Gagarina, diplomata alla Scuola di Musica di Stato. Nel 2003, all'età di 16 anni, vinse il talent “Star Factory 2” e da allora ha raccolto non pochi riconoscimenti. Alla musica unisce anche altre attività, come quelle di attrice e modella. “Un milione di voci” è il titolo tradotto della canzone che presenta a Vienna: un inno alla vita con bambini e colori che animano il video ufficiale del brano realizzato da un'equipe internazionale composta da russi, svedesi e un australiano. Stando ai pronostici, è' tra le canzoni che avranno più consensi da parte del pubblico.

DANIMARCA – Anti Social Media. “The way you are” è il titolo del brano con il quale un quartetto di giovani ragazzi danesi si è imposto nella selezione nazionale.Il gruppo è così composto: Philip Tornhill (19 anni, voce), Nikolaj Tøth (19 anni, chitarra), David Vang (25 anni, basso), ed Emil Vissing (24 anni, percussioni). L'immagine che danno è quella di bravi studenti che decidono di esibirsi per gioco, così come nelle sequenze del video dove si divertono ora in un salone di bellezza, ora in un magazzino ora in un selfservicewash. La canzone, tra pop e rock, può richiamare alla memoria le prime esibizioni del noto gruppo di Liverpool...più di cinquanta anni fa.

ALBANIA – Elhaida Dani. Il 29 marzo 2013 una giovane cantante albanese si esibì davanti a Raffaella Carrà, Noemi, Piero Pelù e a Riccardo Cocciante, giudici-coach a “The Voce of Italy”; due mesi più tardi vinse la prima edizione italiana del talent-show: era Elhaida Dani. Dopo aver rifiutato di partecipare al Festival di Sanremo 2014, perchè poco entusiasta dei brani che le erano stati assegnati, è riuscita ad aggiudicarsi il posto per Vienna con la vittoria riportata nella cinquantatreesima edizione del concorso nazionale della canzone con il brano I'm alive.

ROMANIA – Voltaj. Un tema sociale che ancora attanaglia la Romania – quello dei bambini lasciati dai genitori che emigrano all'estero – costituisce il testo del brano che il gruppo Voltaj presenta a Vienna. Nel video ufficiale c'è un bambino che sogna di raggiungere la capitale austriaca, dove si trovano i suoi genitori; il viaggio immaginario lo compie da solo con una barca, solcando le acque del Danubio. “De la capat” (dall'inizio) è un pezzo in lingua rumena e in inglese. Ci auguriamo il passaggio in finale.

GEORGIA – Nina Sublatti. Ventenne, nata a Mosca da genitori georgiani, Nina Sulaberidze ( in arte Nina Sublatti), dopo gli studi artistici e diplomata in pianoforte, è approdata nel 2013 al “Sakartvelos Varskvlavi”, la versione georgiana di “Idol”, vincendolo. La canzone che presenterà a Vienna si intitola Warrior (Guerriero): in un'intervista Nina ha detto che il brano è dedicato alle donne del suo Paese che sanno educare i propri figli ad avere un forte temperamento come quello che vogliono esprimere le donne-guerriere che compoaiono nel video ufficiale. Musicalmente, il brano appartiene al genere del “syntpop”, caratterizzato da diverse influenze e fusioni stilistiche attraverso innovazioni elettroniche.

Vienna 18 maggio 2015
Claudio Casini

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