Eurovision Song Contest 2015: A Vienna fervono i preparativi per l'edizione n.60. 'Il Volo' tra i favoriti
Le immagini di incontenibile felicità di Concita Wurst trionfatrice a Copenhagen lo scorso anno sono ancora nella memoria di milioni di telespettatori: quella vittoria ha valso all'Austria il diritto di organizzare l'edizione 2015 dell'Eurovision Song Contest (sotto, l'album fotografico aggiornato).
Dopo una selezione nazionale delle città candidate ad ospitare la più grande kermesse canora europea, l'ha spuntata la capitale con la Stadthalle, un complesso di strutture sportive e concertistiche che può contenere più di 10.000 spettatori.
La macchina organizzatrice è partita da alcuni giorni. L'antica capitale asburgica, dai palazzi eclettici e secessionisti decorati con maioliche floreali e geometriche, dalle chiese gotiche e barocche, dai musei d'arte antica e contemporanea, dalle famose pasticcerie (Demel e Sacher), è invasa da banner dove campeggia il logo con forme curve che alludono ai ponti in costruzione, come recita lo slogan “Building Bridges”; strutture cilindriche augurano “12 punti” a tutte le 40 canzoni che partecipano al contest; e in manifesti con l'onnipresente Concita, anche in abiti klimtiani, accompagnano le delegazioni nazionali, la stampa, gli spettatori e migliaia di turisti che animano il Mitte, il centro cittadino che è raggiungibile dalla Stadthalle a piedi. Fitto di appuntamenti canori e culturali è il programma a latere dell'evento musicale: giovedì 14 maggio, la Wiener Philarmoniker, diretta da Zubin Mehta, ha presentato, nei giardini della reggia di Schönbrunn, il “Concerto di una notte d'estate”, davanti a 100.000 spettatori; sabato sera, nella piazza antistante il Rathaus, l'imponente municipio in stile tardogotico, si è svolto il “Life Ball”, uno straordinario spettacolo per la raccolta fondi contro l'AIDS: madrina della serata - non poteva non essere presente – Concita Wurst.
Intanto si susseguono i party organizzati dalle delegazioni nazionali: venerdì sera c'è stato quello di San Marino con i due giovanissimi interpreti, Michele Perniola e Anita Simonini, che si sono esibiti in un concerto nei locali dell'Euroclub, dove si svolgeranno molti appuntamenti musicali.
Ma veniamo alla gara.
Venerdì 15 sono iniziate le prove dei cantanti davanti alla stampa: il primo giorno sono state presentate le quindici canzoni della prima semifinale, che si svolgerà martedì 19 (RAI 4, in differita, mercoledì 20, ore 22.40); sabato 16, quelle della seconda semifinale di giovedì 21 (RAI 4, ore 21); domenica 17 si sono esibiti i 7 big (Italia, Germania, Regno Unito, Spagna, Francia, Austria, Paese ospitante, e quest'anno anche l'Australia, Paese ospite) che, con le 20 canzoni che passeranno i due turni delle semifinali, si presenteranno direttamente nella finale di sabato 23 (diretta RAI 2, ore 21).
Tre esibizioni per ogni prova, per mettere a punto la voce, la musica, gli abiti, la performance coreografica, gli effetti speciali delle scenografie che, anche quest'anno, sono di altissima qualità: il palcoscenico, di grandi dimensioni ma non come quello dello scorso anno di Copenhagen, è inserito in una struttura informale costituita da migliaia di cilindri che si illuminano mentre sullo schermo del fondale si susseguono giochi di luci, di forme e di immagini che si ispirano ai testi delle canzoni. L'affluenza dei giornalisti alle conferenze stampa sono una cartina tornasole della “quota” di gradimento della canzone e dell'interprete: non si è mai vista un'accoglienza così calorosa, che di solito si riserva ai vincitori, quella che ha ricevuto i nostri ragazzi del Volo che, tra battute spiritose e un attacco di un' Ave Maria, hanno sedotto i centinaia di giornalisti di tutto il mondo. Inutile negarlo: sono i favoriti alla vittoria; ma, la storia dell'Eurovision Song Contest ci insegna che le sorprese possono essere sempre dietro l'angolo. Nella top five dei pronostici figurano anche l'Australia con Guy Sebastian, l'Azerbaijan con Elnur Huseynov, lo svedese Mans Zelmelow, la russa Polina Gagarina e la coppia norvergese Mørland e Debrah Scarlett, una delle otto presenti a Vienna.
Il via ufficiale alla 60esima edizione dell'Eurovision Song Contest è partito domenica alle ore 18: è un rito quello del red carpet che anche quest'anno non poteva mancare; anzi gli organizzatori austriaci hanno assicurato che sarà il più lungo tappeto rosso nella storia del contest con i suoi 200 metri di lunghezza, E' la vetrina che la città - e non solo - ha atteso per conoscere direttamente gli artisti, più o meno noti. Fin dal primo pomeriggio l'area intorno al Rathaus ha iniziato ad essere preso d'assalto da migliaia di persone tra cittadini, fan, press e turisti. A turno, le quaranta delegazioni sono passate sotto gli occhi dei presenti; tra le prime, quella del Volo, spesso bloccata per autografi, foto e interviste. Non sono mancati abiti estrosi e una performance che non ha riscosso il plauso del pubblico: il giovane cantante moldavo si è presentato in veste di galeotto attorniato da guardie femminili ma una volta giunto davanti al sindaco per il saluto ufficiale, prima di accedere al salone delle feste del Municipio, gli è stato chiesto di liberarsi dalle catene che aveva ai polsi.
E' quasi superfluo scriverlo: madrina del red carpet è stata la nuova icona austriaca: Concita Wurst.
Eurovision Song Contest 2015 |
Vienna 17 maggio 2015
Claudio Casini