“La bocca del cuore”, scritto interamente da Matteo, è un brano che racconta la fine di un’intensa storia d’amore, un ultimo addio alla persona profondamente amata che ha lasciato un’impronta digitale nella vita e nel cuore del cantautore.
«Il perdono è difficile da ottenere, ma ancora più difficile da dare. È molto più facile aggrapparsi al rancore – dichiara il cantautore bresciano – In questo brano parlo di amore, quello vero, quello che perdona. Ci siamo amati e poi lasciati, ma sono enormemente grato di quello che ho avuto e non lo rinnego, di quello che ho imparato e non lo dimentico, di come sono migliorato grazie all'amore e al dolore che ne è derivato. Non c'è più rabbia, non c'è più gelosia, solo una malinconica accettazione. Quella persona è in una stanza del mio cuore, chiusa a chiave, ma è lì, e scelgo di onorare ciò che ho avuto e di non dimenticarlo, perché fa parte di me».
“Figli delle Favole” è un concept album incentrato sul mondo delle favole e sugli insegnamenti che possiamo trarre da esse.
Prodotto da Enrico “Kikko” Palmosi e Mario Natale, il disco affronta, con l’utilizzo di metafore e giochi di parole,temi importanti come il bullismo, razzismo, omofobia e celebra l’amore nelle sue molteplici forme.
L’album contiene inoltre i singoli “Nel Bene e Nel Male” (scritto dallo stesso Matteo insieme a Marco Rettani), in gara al 70° Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” e vincitore del “Premio Lunezia per Sanremo” per il suo valore musicale e letterario, “Vorrei (La Rabbia Soffice)” (che tutti ricordiamo come nostro Tormento nel 1^ lockdown nello scorso Aprile) e “Il Cuore Incassa Forte”.