La canzone, composta e scritta da Francesco Baccini, è sulle piattaforme digitali e in radio da ieri (venerdì 24 ottobre).
Il brano è una dedica a Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci alpino scomparsa tragicamente per una caduta durante un allenamento in Val Senales, un mese prima di compiere 20 anni. Scevro da qualsiasi tono tristemente commemorativo, “Matilde Lorenzi” è un brano che celebra la gioia di vivere, la passione e la determinazione di chi affronta la vita con coraggio.
La voce calda e inconfondibile di Francesco Baccini è accompagnata da un arrangiamento orchestrale che conferisce alla canzone ampio respiro e una profusione di colori e sfumature sonore di grande intensità. Il risultato è una musica d’autore luminosa e intima e capace di emozionare senza indulgere nella malinconia.
Francesco Baccini consegna ad una ballata intensa il racconto di una giovane vita spezzata che come il sole non si spegnerà e così spiega la genesi del brano: “Ero rimasto molto colpito dalla notizia dell'incidente di Matilde Lorenzi in allenamento, c'è qualcosa di inconcepibile nel perdere la vita a 19 anni, è inaccettabile. Non ero neanche sicuro che ne avrei scritto un pezzo, ma quando mi sono messo al piano gli accordi e le parole sgorgavano naturalmente. Ero scosso, ma non volevo che fosse un pezzo triste o commemorativo. Questa campionessa era una ragazza che stava vivendo al cento per cento la sua passione, volevo che questo brano celebrasse la gioia e la libertà della sua esistenza, la bellezza della vita. Non c'è un messaggio, ma mi piacerebbe che la mia canzone e il ricordo di Matilde spingessero soprattutto i più giovani a cercare quale passione li fa vibrare davvero nel profondo, perché peggio di morire c'è solo non aver vissuto pienamente”.
Con “Matilde Lorenzi”, il cantautore genovese conferma la sua cifra artistica eclettica, continuando un percorso musicale che da oltre trent’anni lo rende una voce unica nel panorama della canzone d’autore italiana.
“Matilde Lorenzi” è inoltre il brano di punta della colonna sonora del docufilm di Paolo Galassi “Kristian Ghedina: Storie di Sci” che racconta settant’anni di Olimpiadi italiane. Il progetto cinematografico di prossima uscita rientra nell’ambito dell’Olimpiade Culturale, il cui obiettivo è celebrare e promuovere i valori olimpici e paralimpici attraverso la cultura, l’arte e il patrimonio italiano.
Il brano è accompagnato da un videoclip firmato dallo stesso Paolo Galassi che, come nelle pellicole Super8, restituisce la gioia di vivere e la passione della campionessa.
Paolo Galassi: “Avevamo i video di Matilde concessi dalla famiglia Lorenzi che, in fondo, raccontano più di tutto. L’energia di Francesco e il brano straordinario fanno il resto. Ho voluto pertanto realizzare un video senza troppe artificiosità, esattamente come il film, naturale, vivo e vibrante. Francesco Baccini è un artista visionario dall’espressività smisurata, ci siamo capiti immediatamente e così ci siamo concentrati nel lavorare esclusivamente sul suo volto, per fare di essenzialità e pathos le colonne portanti di concept e messaggio”.
Cantautore genovese tra i più eclettici del panorama musicale italiano, Francesco Baccini comincia a studiare il pianoforte da bambino, formandosi principalmente con la musica classica. Scopre la musica leggera da adolescente quando in seguito ad un grave problema all’anca, si ritrova per mesi immobilizzato a letto. In parallelo al lavoro al porto ereditato dal padre, ogni sera Baccini suona il piano e comincia ad esibirsi con i suoi brani inediti in storici locali di Genova come La Panteca. Negli anni ’80 lascia definitivamente il porto e la sua città natale per cercare fortuna a Milano nel mondo della musica.
All’album d’esordio “Cartoons” del 1989, premiato come rivelazione a Saint Vincent e vincitore della Targa Tenco come migliore opera prima, segue, “Il pianoforte non è il mio forte” nel quale è contenuto il brano “Le donne di Modena”. La presenza del duetto “Genova blues” con Fabrizio De André segna l'inizio di una serie di collaborazioni che vanno da Angelo Branduardi a Enzo Jannacci, da Giorgio Conte a Lucio Dalla. Nel 1990, vince il Festivalbar con il brano “Sotto questo sole”. È con “Nomi e cognomi” del 1992 che ottiene il maggiore successo commerciale, affermandosi definitivamente come erede della tradizione dei cantautori liguri unendo nella sua cifra stilistica tanto la vena intimista quanto l’ironia e l’esplorazione di diversi generi musicali legati alla canzone.
A seguire Baccini pubblicherà altri 11 album, compreso il prezioso lavoro “Baccini canta Tenco” (2011), grazie al quale vincerà la sua seconda Targa Tenco, qui come migliore interprete. Nel 2017 pubblica insieme a Sergio Caputo un album swing dal titolo “Chewing Gum Blues” e nel 2021 esce “BACCINI Project”: colonna sonora del film “Credo in un solo padre" interamente composta e interpretata da lui. Ha appena concluso il tour estivo “Francesco Baccini Live Tour”, prodotto da DM Produzioni.
Avremo il piacere di ascoltarlo per la 1a volta giovedì 30 ottobre all'interno di quella che sarà la Musicland 3.0 n.149 in onda
